Arriva quel giorno…
Si, arriva quel momento in cui tutto sembra quasi perfetto, ti senti pronta, ti senti pronto.
Ti sposi, condividi le tue giornate con un’altra persona, affidi la tua vita, le tue debolezze, la tua forza e le tue fragilità ad un altro individuo.
Cresci.
Costruisci la tua famiglia, figli, pannolini, nottate.
Il tempo passa come nulla fosse, gli anni scorrono senza rendercene conto.
Alcune volte va bene, altre volte invece, il tempo che scorre, ti mette davanti ad una realtà che forse, non avremmo mai preso in considerazione.
Si, ci sposiamo, creiamo la nostra famiglia, mettiamo al mondo i nostri figli, e molte volte, questo quadro che sembra così perfetto, dai colori vivi e brillanti, inizia a sbiadirsi, inizia a perdere quella vivacità, i colori si spengono, non brillano più.
Quando arriva questo momento, secondo me, abbiamo a disposizione solo due scelte; continuare ad andare avanti come nulla fosse, coprire quel quadro ormai spento, perché come si dice “occhio non vede, cuore non duole”, oppure avere il coraggio e prendere la consapevolezza che per quanto si possa cercare di riprendere quei colori, mai torneranno come prima, con il tempo torneranno sempre a sbiadirsi.
Io, sono sempre per la seconda scelta, guardare in faccia la realtà degli eventi.
Io, noi, abbiamo deciso la seconda scelta.
Dopo quasi 17 anni di matrimonio, posso dire che entrambi siamo stati molto intelligenti nel percepire quando fosse arrivato il momento di essere consapevoli di non andare oltre, salvaguardare il rispetto, l’affetto, ma sopratutto evitare rabbie e rancori che avrebbero sicuramente devastato l’equilibrio già intaccato dei nostri ragazzi.
Non sono qui per raccontare il susseguirsi delle situazioni, dei momenti che hanno portato alla fine del mio matrimonio, posso solo dire che forse, ad un certo punto eravamo così stanchi di procrastinare una situazione che solo una coppia dove il matrimonio sta per franare impara a riconoscere.
Non sono qui per raccontarvi il prima o il mentre, ma il dopo, il dopo di come una coppia, di come un uomo e una donna, un marito e una moglie, possono affrontare questa situazione, questo cambiamento in modo differente, diverso da quello che abitualmente conosciamo.
Potrà sembrare strano, per molti bizzarro, e forse, troppo facilmente giudicabile, anche criticabile, ma la nostra separazione è stata ancor più intelligente del momento in cui ci siamo resi conto che eravamo arrivati al capolinea.
Nessuna guerra, nessuna disputa sui figli, nessun cercare di farsi a pezzi, di odiarsi, ma un armonia, una complicità, una tranquillità, una serenità, tutto quello che non avevamo più avuto da tantissimo tempo.
Ed ora che sto vivendo sulla pelle questa situazione, ancor più di prima non riesco a comprendere come sia possibile affrontare tutto questo come fosse una guerra fino all’ultimo colpo, dove gli unici a rimanere davvero colpiti sono sempre i figli.
Non sono qui nemmeno per dare lezioni di separazioni e divorzi, ma se sono qui, se ho scelto di mettere nero su bianco la mia personale esperienza, è solo per farvi riflettere e mostrarvi che ogni cosa, anche quella che può sembrare più difficile da affrontare, può sempre avere una soluzione differente che va oltre ad ogni stereotipo a cui siamo abituati.
Kiss Kiss
“siamo tutti più freddi di quanto crediamo,
siamo molto più insensibili di quanto pensiamo,
ci desideriamo e poi ci amiamo
chissà perchè ad un tratto ci dividiamo…I still LOvE you…”
Mi spiace per la separazione ma immenso rispetto per quello che hai scritto, siete sicuramente un esempio da seguire.
P.S. se vuoi ti dico il titolo di quella splendida canzone di cui sopra…
Grazie mille per tutto quello che hai scritto e per il rispetto verso questa situazione che fortunatamente abbiamo vissuto nei migliore dei modi.
Certo che vorrei sapere il titolo della canzone che hai citato sopra 😉
I still love you – bluvertigo, quando morgan era MORGAN
Grande Bro
😉