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Vulnerabile

Dopo vent’anni che sono qui in Sicilia, per la prima volta ho fatto l’ abbonamento dell’autobus .

La mattina del giorno prima che avesse inizio il mio nuovo percorso sono scesa in città , ho fatto l’abbonamento dell’ autobus per tutto il mese di giugno (sapevo che in qualche occasione ne avrei avuto bisogno), e come buon augurio mi sono comprata una nuova t-shirt bianca.

Non che io né avessi bisogno, avevo un’infinità di magliette basic bianche.

Visto che in questi mesi ho perso un po’ di chili , non avendo più la macchina da cucire ho fatto stringere due pantaloni neri , inutile acquistarne nuovi ,tanto poi avrei avuto la mia divisa, e poi non amo molto il nero.

La sera prima ho preparato i vestiti ben sistemati sulle grucce,così da non farli sgualcire e sveglia puntata alle cinque e mezza.

La mattina arrivo in largo anticipo, ma non perché avessi calcolato male i tempi, ma perché amo fare le cose con calma e godermi tutti i momenti senza mettere la quinta ed arrivare già stanca.

Mi trovo in una realtà ben diversa da quella precedente.

Venivo da un ambiente che definire poco elegante risulta essere quasi un complimento.

Luogo pulito, luminoso, raffinato, ordinato.

Finalmente mi trovavo in un posto che rispecchiasse in pieno la mia anima,il mio modo di essere.

Avevo molto da imparare, ed avevo voglia e grinta di farlo , perche ogni motivazione ne valeva la pena.

Non mi spaventavano i sacrifici a cui andavo incontro , li avrei affrontati come ho sempre fatto con tutto.

Non mi spaventava stare molto tempo fuori casa, fare tardi oppure organizzare il tempo , qualcosa mi diceva che era la volta giusta, come si dice,la volta buona, tutti fanno la gavetta ,chi ero io per saltare questo passaggio fondamentale.

Ma come si dice, il “diavolo” non viene mai da noi con la sua faccia…

Come detto poco fa,nulla mi spaventava di questo nuovo percorso, solo una cosa poteva mettermi timore , ritrovarmi dopo mesi di nuovo alla ricerca, di ritrovarmi di nuovo dopo mesi a combattere per rimanere, senza ritrovarmi per disperazione a dover abbandonare tutto quello che  avevo costruito .

Questa era la mia vulnerabilità, il mio punto debole.

Qualcuno è riuscito perfettamente a toccare queste mie deboli corde e farle saltare.

In nemmeno 24 ore sono stata riempita di dubbi, incertezze, paure future, ed un infinità di punti interrogativi.

Sono stata inondata di insicurezze verso chi mi aveva dato la possibilità , ma ancora di più verso me stessa.

Il “diavolo”, bene vestito, pieno di se e con un gran sorriso ,all’ apparenza benevolo, è riuscito nel suo intento.

Sono stata debole, no, ero solo molto vulnerabile,avevo avuto troppe delusioni.

Dovevo solo credere di più in me stessa e vedere il lato positivo anche nella peggiore delle ipotesi.

Se qualcuno, in mezzo a centinaia di richieste aveva puntato su di me è forse perché aveva percepito qualcosa in più  rispetto agli altri…

Anche nelle peggiori delle ipotesi, dovevo pensare che questa esperienza avrebbe arricchito la mia conoscenza, il mio sapere e che avrebbe valorizzato il mio curriculum …

Dovevo pensare che questo periodo mi avrebbe dato modo di rimanere qui altro tempo insieme ai miei affetti più grandi …

Ma ero troppo vulnerabile , ho solo assimilato le parole che mi sono state dette.

Può capitare di “scontrarci” con qualcuno che pur non conoscendoci, che pur non conoscendo la nostra storia, i nostri perché, le nostre difficoltà e sacrifici ci userà.

Ci userà per sopperire ad un suo dispiacere o ad un suo desiderio di vendicarsi , non pensando alle conseguenze che questo possa portare all’ altro.

Fate attenzione, non credete a nessuno, seguite sempre e solo il vostro istinto e credete sempre in voi stessi.

Io non l’ ho fatto!

Kiss Kiss

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