Lifestyle

Una domenica qualunque

È domenica …

Sono alla solita fermata ad attendere lo stesso autobus che mi porta al centro della città.

Attesa interminabile sotto il sole ed uno scirocco anomalo di metà ottobre.

Ed ecco che finalmente lo vedo arrivare da lontano.

Destinazione raggiunta …

E se in paese il caldo si faceva sentire ,qui in città sembra ancora essere agosto …

Pantaloncini ,canottiere sandali e cappellini sono gli abiti indossati dai turisti.

Con i primi passi mi trovo già nel cuore della città che è avvolta da una miscela di odori e profumi di cibo ,di cucina di ogni posto, di ogni luogo.

Orientale,etnica,tunisina, araba, nessun profumo che mi porti nella città dove mi trovo.

Continuo a camminare a passo lento, e chi mi conosce sa benissimo che non è da me.

Passeggio e mi guardo intorno cercando di carpire ogni particolare, ogni dettaglio che desti in me attenzione e che mi regali pensieri.

Tavolini colmi di gruppi di persone che assaporano il primo pasto della giornata.

Chi sceglie il dolce, chi il salato …

Mi siedo anche io.

Un surrogato di Starbucks.

Tavolino all’angolo per due, posti occupati uno.

Vado al bancone, un caffè ed un mini muffin Red Velvet tempestato di zuccherini a forma di cuore.

Aspetto …

Prendo il vassoio con le mie cose e mi metto seduta.

Una signora davanti a me mi guarda con la coda dell’ occhio in modo così strambo , come se fosse così anomalo sedersi da sola in un tavolino.

Chiudiamo la parentesi della signora, anche perché non oso immaginare come mi guarderebbe all’ ora di pranzo!!! 😁

Prendo il mio caffè , do il primo morso al mio piccolo muffin , e mi ritorna in mente la signora dallo sguardo strambo.

Alzo lo sguardo…

Anche lei è seduta al tavolo sola, che forse voleva unirsi a me… mah!

Mi piace la gente, mi piacciono le persone  che sanno stare da sole chi per scelta chi per un susseguirsi di eventi e situazioni.

Mi piace chi si basta piuttosto di chi, pur di non rimanere solo si accontenta di trascorrere il proprio tempo con chiunque o con chi non vorrebbe.

Mi piace chi sa evadere senza bisogno di nessuno.

Non mi spaventa la solitudine o lo stare da sola , piuttosto mi spaventa l’idea di aver qualcuno che occupi questa sedia vuota solo perché deve esserci .

E allora, preferisco guardare questa sedia vuota davanti a me e pensare, anzi, avere la consapevolezza e forse la certezza che ognuno sia al proprio posto, che ognuno sia dove vuole essere .

Potrei continuare a parlarvi della mia giornata, della mia passeggiata, del mio pranzo, del mio rientro , ma no, ho deciso di fermarmi qui .

Ho deciso di fermarmi in questo tavolino, davanti a questa sedia vuota, in questa domenica qualunque, immaginando, un giorno una domenica bestiale …

Kiss Kiss

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